Vediamo come la guarigione non sia delegata unicamente all’assunzione dei rimedi energeticamente corrispondenti al disturbo e/o alla personalità della persona sofferente, ma che un grande ruolo è attribuito allo sforzo psicologico e spirituale, cosciente, che la persona deve compiere per superare volontariamente i propri vizi di carattere, partendo dalla coscienza di quello che è veramente, e di quello che è diventata nel difficile percorso dell’esistenza.
Il Fiore ha l’importantissimo compito di permettere di capire se stessi, quale sia la propria vera interiorità, e quale lo sforzo richiesto e necessario per tornarvi. E aiuta poi a compiere questo sforzo conferendo non solo forza e chiarezza mentale, ma anche, e qui sta forse la grandezza rivoluzionaria di questi rimedi, il desiderio di farlo.
Vediamo come in quest’ottica il processo della presa di coscienza sia imprescindibile e intimamente legato alla somministrazione stessa dei Fiori. E’ la progressiva presa di coscienza che deve infatti guidare progressivamente nella scelta dei Fiori, intrecciandosi così indissolubilmente al processo stesso della guarigione.
La Floriterapia di Bach si propone quindi come un sistema terapeutico autonomo e aperto, dove le essenze rappresentano e simboleggiano i vari stadi del cammino di un’anima verso la propria luce, mentre gli stati disarmonici rappresentano, nella stessa strada, un’empasse.
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