L’aromaterapia ha una storia molto antica. I primi usi furono sicuramente attraverso i fumi prodotti dalla combustione di alcune piante, e serviva per scacciare gli spiriti maligni. L’antico popolo Egizio trasmise l’uso delle piante aromatiche hai Greci che inizialmente ne faceva un uso cosmetico e successivamente ne scopri un uso medicinale.
I Romani ne ampliarono l’uso del la profumazione del corpo, abiti e ambienti.
Nel X secolo si scoprì il metodo della distillazione grazie ad un alchimista arabo Gattefossè, e cominciò ad essere diffuso in Europa nel periodo delle Crociate e nel XII secolo si consolidò la produzione di profumi.
Tra il XIII e il XVI furono distillate circa 70 essenze diverse.
Il medico Jean Valnet,, curò le ferite dei soldati durante la Seconda Guerra Mondiale con le essenze, scrisse e pubblicò alcuni libri dove descriveva gli usi e le proprietà degli oli essenziali.
Negli oli essenziali vengono usate diverse parti della pianta, foglie, fiori, legno, rami e resina. La maggior parte degli oli evaporano se lasciati all’aria, non sono grassi.
Gli oli essenziali contengono altre sostanze : come alcoli, fenoli, terpeni, chetoni, aldeidi, sesquiterpeni ecc. ogni sostanza ha un suo compito preciso ha rafforzare le proprietà degli oli stessi.
Gli oli pur mantenendo le stesse proprietà differiscono tra loro per periodo di raccolta, luogo, stagione.
Esistono diversi metodi di estrazione degli oli essenziali: distillazione, macerazione, estrazione con solvente, spremitura e l’enfleurage ( con il grasso) che viene usato per estrarre l’o. e. migliore dal gelsomino, essendo i suoi petali molto delicati e fragili e non sopporterebbe nessuno dei sistemi nominati sopra.
Nel XIX sec. Il profumiere Piesse decise di classificare la qualità della profumazione degl oli i in base alle note musicali, per cui li suddivise in : nota Alta, Media e Bassa.
Nota Alta ( testa) ne fanno parte quegli oli dalla profumazione leggera e fresca con veloce evaporazione quasi immediata quali: arancio, limone lemongrass, menta, verbena, mandarino, pompelmo.
Nota Media ( cuore) quelle sostanze volatili e rinfrescanti che emergono successivamente come: cammomilla, lavanda, petit grain, geranio, salvia sclarea, melissa, ylang ylang.
Nota Bassa ( base) quelle sostanze che persistono, con aroma forte e penetrante quali: pino, cannella, legno di rosa, cedro, sandalo, ginepro, abete.
Altre classificazioni risalgono all’alchimia medioevale e sono 4: terra, fuoco, aria, acqua. Erano stati scelti in base agli umori e carattere ippocratici ( sanguigno, collerico, flemmatico, melanconico).
Gli oli essenziali sono molto delicati e sensibili al calore, luce, umidità, ossigeno, sono caratterizzati da una veloce evaporazione , quindi vanno conservati in bottigliette di vetro scuro, devono essere conservati a temperatura ambiente.
L’aromaterapia addirittura risale al popolo egiziano e a seguire a quello romano. Tempi lontanissimi, i nostri avi ci hanno tranmandato esperienze molto importanti