A cura di Grieco Rosa
Le Bacche di Goji ovvero Lycium Barbarum, sono della famiglia delle solanacee, arrivano dalla Cina, i suoi effetti antiossidanti, rinvigorenti ed antistress sono ormai noti e conosciuti. Secondo il “New Scientist” le proprietà di questo frutto sono un importante risorsa per la nostra salute. I più bei frutti raccolti verranno soprannominati “ red diamonds”, diamanti rossi, perché questo è il valore, non esclusivamente economico dato a questi gioielli della natura. Contengono luteina, zaexatina betacryptoxantina, che hanno una funzione antiossidante e assicurano una protezione cardiovascolare e neurologica . Flavonoidi che fungono da spazzini dei radicali liberi, quindi protezione vascolare, immunitaria, epatica e cardiaca. Per non parlare poi del quantitativo non indifferente di vitamina A, B, C, E di circa 500 volte maggiore all’arancio, le potenzialità antinfiammatorie sono veramente incredibili.
La dott.ssa Vivienne Reeve dell’Università di Sidney , guidò poi un equipe di scienziati alla ricerca di evidenze scientifiche inerenti alla prevenzione delle scottature solari ed il combattimento dei tumori cutanei grazie all’assunzione sistematica del #Goji . Nel 1994 l’Università di Shangay commissionò una ricerca che dimostrò che l’assunzione quotidiana di estratto di polisaccaridi LPB del Goji riusciva in 79 soggetti malati a portare ad una remissione del tumore pari al 40,9% mentre quelli che non lo assunsero, ma vennero curati con altre terapie, ebbero una remissione del 16%.
È del 1997 la ricerca della dott.ssa Kaufmann che mise in evidenza come la presenza di Cromo Picolinato nelLycium incentivasse la sensibilità insulinica ed allontanasse cosi rischi di pericolosi sbalzi glicemici. La stessa multinazionale Nestlè oggi sta conducendo interessanti studi circa le capacità riducenti sulla glicemia nel sangue da parte del Lycium Barbarum ed il loro ricercatore, il dott. Emilio Minelli del Centro Medicine Tradizionali OMS, ha considerato che“ il #Goji va bene per l’iperglicemia, in tisane ed integratori prescritti dal medico, ma non va bene in gravidanza”.
Pochissime sono le precauzioni da adottare assumendo le bacche di Goji. Se ne sconsiglia l’assunzione se si è in cura con medicinali anticoagulanti che contengano Warfarin perché si avrebbe un amplificazione degli effetti dei composti cumarinici (ricerca condotta da Dr. Rivera, Ferro, Bursua e Gerber). Se ne sconsiglia l’assunzione anche in presenza di organi trapiantati perché l’effetto del Goji potrebbe contrastare i farmaci antirigetto. Secondo i dettami della comunità scientifica i dosaggi di somministrazione sono di 20 gr al giorno di bacche. Ovviamente sempre dopo consiglio medico.